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Differenza tra grassi saturi e insaturi

Differenza tra grassi saturi e insaturi: quali scegliere

Differenza tra grassi saturi e insaturi: quali prediligere per un’alimentazione equilibrata e pensata per il dimagrimento.

Per tornare ad avere un fisico in perfetta forma la prima cosa che puoi fare è cambiare le abitudini alimentari. Questo significa introdurre meno calorie di quelle consumate, considerazione fondamentale da osservare per andare in deficit calorico. Allo stesso tempo devi eliminare tutti quei nutrimenti dannosi per l’organismo e che portano inevitabilmente ad ingrassare, con ripercussioni poco piacevoli anche da un punto di vista emotivo. Nell’immaginario collettivo l’esempio si può ricondurre agli alimenti pieni di grasso, sostanza che va ad accumularsi sui fianchi, sulle cosce, oltre ad intaccare il normale deflusso del sangue comportando seri problemi cardiovascolari.

Ma se vuoi realmente dimagrire non puoi rinunciare completamente ai grassi. Per questo motivo è importante comprendere la differenza tra grassi saturi e insaturi in modo tale da selezionare i prodotti dal contenuto lipidico più indicati per la tua dieta, e soprattutto quali eliminare del tutto.

Cosa sono i grassi saturi e insaturi

grassi saturi e insaturi differenza

L’opinione generale sui prodotti grassi è solitamente la stessa, ossia che fanno parecchio male. Se per alcuni casi è vero, per altri la realtà è ben diversa. Alcuni infatti non sono poi così dannosi per l’organismo e, se assunti adeguatamente senza esagerare, possono portare notevoli benefici. Questo perché un’alimentazione bilanciata prevede anche il consumo di queste sostanze, imprescindibili per assicurare il normale funzionamento del corpo. Rappresentano ad esempio un’ottima fonte energetica, oltre a rivestire un ruolo di primo piano nella salvaguardia dei tessuti e dell’involucro che riveste le cellule.

Le principali organizzazioni in ambito sanitario non a caso raccomandano un consumo ravvisabile in almeno 1/5 delle calorie assunte quotidianamente. Tuttavia stiamo parlando di una precisa categoria di grassi, quelli insaturi, da preferire decisamente ai saturi. Analizziamo quindi la differenza tra grassi saturi e insaturi focalizzandoci soprattutto su quelli più adatti per dimagrire.

Differenza tra grassi saturi e insaturi

I grassi saturi non sono di certo salutari, soprattutto se superiamo una soglia del dieci per cento giornaliera rispetto al totale delle calorie incamerate. Ma perché?

differenza tra grassi saturi e insaturi

Da un punto di vista chimico non vengono metabolizzati a dovere, e di conseguenza tendono ad ammassarsi nel sangue. Una condizione che probabilmente comporterà nel tempo patologie gravi al cuore, diabete, ostruzione delle arterie, causa innalzamento del colesterolo buono ed una conseguente restrizione dei vasi sanguigni. Pertanto la loro assunzione deve essere misurata.

Qui di seguito ecco una lista delle due categorie interessate:

  • Saturi: carni e formaggi grassi (emmenthal, provola), salumi (salame, salsiccia, bacon), fritti, burro, panna, olio di palma, margarina, sugna,
  • Insaturi: olio di oliva, olio di colza olive, salmone, tonno, frutta secca (noci, mandorle), semi di girasole, avocado ecc.

Quest’ultimi sono assorbiti con più facilità dal corpo, senza tutti quei pericoli pocanzi citati. Inoltre, soprattutto il pesce azzurro e gli oli vegetali, presentano un elevato quantitativo di Omega 3. Uova, yogurt, latte intero, cereali e le carni più magre possono avere al loro interno un quantitativo limitato di insaturi, ma in misura molto inferiore rispetto ai cibi citati nel primo elenco. Pertanto un consumo moderato non dovrebbe recare problemi di alcun genere.

Quale grasso aiuta a dimagrire

Analizzata la differenza tra grassi saturi e insaturi ti starai chiedendo quali sostanze potranno essere utili ai fini del dimagrimento. Un riferimento ideale a riguardo è sicuramente l’Olio MCT, un grasso che non subisce una normale azione metabolizzante, ma aiuta a ridurre i chilogrammi superflui.

Vantaggi che si possono riscontrare anche in un minor ammasso adiposo, in un processo digestivo più rapido e soprattutto in una riduzione significativa della fame nervosa.

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